Acne e brufoli

L'acne è una patologia di pertinenza dermatologica che colpisce una larga parte di soggetti di età compresa tra i 12 e i 20 anni (ma anche oltre).

Viene spesso erroneamente considerata una patologia banale, autorisolutiva e poco degna di serie attenzioni terapeutiche. Al contrario, questa malattia può essere causa di seri disturbi psicologici in giovani soggetti, nei quali l'aspetto esteriore e la conseguente vita di relazione assumono particolare rilevanza.

Il termine acne deriva dal greco "akmí" che significa "fioritura" e tecnicamente viene definita una dermopatia caratterizzata da lesioni del follicolo pilo-sebaceo fondamentalmente nelle sedi di seborrea.
Compare di regola nel periodo puberale, ha sedi di predilezione al volto, collo, parte alata del dorso e del petto ed è preceduta in genere da seborrea.

Per capire la genesi esatta dell'acne è indispensabile premettere qualche notizia di anatomia e fisiologia a proposito dell'unità pilo-sebacea, costituita dalla ghiandola sebacea e al follicolo pilifero, nel quale sbocca attraverso il dotto sebaceo.

La ghiandola sebacea è una ghiandola olocrina, cioè la cellula che produce il sebo si autodistrugge nel momento dell'emissione del secreto.
La produzione di sebo è normalmente più alta nell'uomo, decresce nella donna dopo la menopausa, molto più lentamente nei maschi nei quali rimane alta anche dopo i 70 anni di età.

La secrezione sebacea è controllata dal sistema endocrino, viene stimolata dagli ormoni androgeni prodotti dalle goonadi e dal surrene, il più importante dei quali è il testosterone.
Questo, giunto nella cellula sebacea, viene rapidamente trasformato in di-idro-testosterone che penetra nel nucleo della cellula stessa inducendo la sintesi di proteine capaci di stimolare il trofismo e la secrezione cellulare.

Il sebo viene continuamente prodotto con un turn-over di 8-10 giorni e spinto nel dotto sebaceo e quindi nel follicolo ove sono presenti frammenti di cellule cornee, microorganismi, acqua e sostanze idrosolubili.
Si forma così una grossa riserva che consente di rinnovare lo strato lipidico superficiale, tanto che dopo una pulizia della superficie cutanea si ricostruisce nel giro di 2-6 ore, ma può essere sede di alcune alterazioni di interesse dermatologico.

L'acne non è una malattia ereditaria in senso stretto, ma si ammette una certa perdisposizione eredo-familiare.
I principali fattori attualmente considerati alla base di questa patologia sono la riduzione della fluidità del sebo e l'ipertrofia delle ghiandole sebacee fino alla occlusione.

In conseguenza di tutto ciò si verifica un addensamento ed un ammassamento del sebo, la rottura della parete follicolare e l'attivazione dei germi che liberando enzimi come le lipasi demoliscono i trigliceridi, attivando altri acidi grassi e squalene dotati di spiccata attività infiammatoria: siamo arrivati alla pustola, il famigerato "brufolo" dei nostri ragazzi.

L'ABC dell'acne

Si può tentare una classificazione dell'acne inn base a vari fattori, partendo da quelli che la provocano...

1) Esterni
Sono costituiti da numerose sostanze chimiche, prevalentemente farmaci o cosmetici, sia per contatto sia per assunzione per via generale.
Dobbiamo ricordare a questo proposito gli idrocarburi clorati (ad esempio la cloracne di Seveso), gli oli lubrificanti (acne dei tornitori), i catrami; tra i farmaci vanno sottolineati gli anticonvulsivanti, gli antitubercolari, i corticosteroidi, l'ACTH, il testosterone, gli anabolizzanti in generale.
L'acne da fattori esogeni rappresenta l'1-3% di tutte le forme di acne.

2) Interni
La forma più comune è l'acne volgare che compare nelle sedi di seborrea nel 70-80% degli adolescenti o dei giovani adulti.
Si usa suddividere l'acne volgare nella forma polimorfa giovanile e nella forma premestruale.
Da sempre la comparsa di acne nel corso della pubertà è stato considerato un evento normale e quindi sottovalutato senza tenere conto dei danni psicologici che può creare in un adolescente.

3) Le lesioni
Si distribuiscono prevalentemente sul viso, collo, parte alta della scollatura, spalle.
Caratteristiche sono: comedoni, papule, noduli, pustole, cisti, cicatrici.
Il comedone è una lesione iniziale costituita da una raccolta di materiale lipidico e di cheratina che occlude lo sbocco del follicolo apparendo per lo più come un punto nero.

La papula è un piccolo rilievo cutaneo, solido, persistente che segue il comedone e può persistere così nel tempo o andare incontro a fenomeni infiammatori che portano alla formazione della pustola che è una raccolta di metariale purulento.
In seguito a ripetuti processi infiammatori si possono formare lesioni cistiche o evolvere in aspetti cicatriziali più o meno importanti sul piano estetico e oggetto talvolta di grandi preoccupazioni per i giovani pazienti.

4) Cause
Non esiste un'unica causa per l'acne, essendo considerata una malattia multifattoriale, legata ad una aumentata produzione di sebo, ad una anomala cheratinizzazione del dotto pilo-sebaceo, ad una colonizzazione batterica.
La comparsa dei primi segni di acne avviene come detto nel periodo puberale, quando alla produzione di androgeni surrenalici si somma quella degli androgeni testicolari od ovarici, dimostrando che l'attività secretoria delle ghiandole sebacee è prevalentemente sotto il controllo ormonale androgenico.

Altri fattori che possono favorire la comparsa dall'acne sono le variazioni climatiche (recidive più presenti in inverno), i raggi ultravioletti (effetto comedogeno), i climi caldo umidi tropicali, gli stress emotivi (aumentata attività surrenalica?).
Nessuna prva esiste sull'effetto scatenante di alcuni alimenti come cioccolata, spezie e carni rosse, con la conseguenza che le diete imposte possono addirittura essere dannose.

5) Classificazione
Viene stilata secondo la gravità clinica, ed è utile nella pratica ambulatoriale di tutti i giorni anche per una valutazione dei risultati terapeutici.
Praticamente, anche per aggiornare i pazienti in modo corretto e comprensibile, è preferibile distinguere l'acne in forme lievi, di media gravità, gravi.
Un buon criterio classificativo è quello di riferire l'acne all'età di comparsa. L'esordio in età prepuberale (3-8 anni) viene definita "mild childhood acne" e spesso è associata ad alterazioni ormonali.

L'acne tra gli 8 e gli 11 anni è l'acne della preadolescenza, quella dai 12 ai 20 dell'adolescenza, e possono arrivare ad interessare, secondo alcuni studi, anche l'80% dei ragazzi.
Dopo i 25 anni si parla di acne dell'adulto e si differenzia in acne persistente (continuazione di quello dell'adolescenza) ed acne ad esordio tardivo.
Quest'ultima varietà si suole suddividere in due tipi, quella che non era mai stata presente precedentemente e quella che ricompare dopo un periodo libero di almeno 5 anni.

fonte: Optima salute, mar.2012

L'acne è una malattia della pelle di origine europea, chiamata in linguaggio comune "brufoli" o "foruncoli", caratterizzata da un processo infiammatorio del follicolo pilifero e della ghiandola sebacea annessa.
Le parti più colpite sono viso, spalle, dorso e regione pettorale del torace.

Le caratteristiche più comuni nell'acne sono tre:
  •     la seborrea (o aumentata untuosità della pelle)
  •     i "punti neri" o comedone
  •     i "brufoli" infiammati (papule) o ripieni di pus (pustole)
Fino a qualche tempo fa non esisteva nessuna certezza scientifica su correlazione fra acne e dieta, igiene, sesso. Fin dal 1959 sono stati fatti degli studi riguardanti la dieta e l'acne e non sono state trovate evidenze significative, ma con studi più recenti (riguardanti il latte) si è visto che esiste, in realtà, una relazione tra acne e dieta. Ad esempio, in uno studio californiano condotto su circa 47.000 infermiere si è notato che coloro che hanno bevuto più latte da adolescenti presentavano tassi più alti di acne grave rispetto a coloro che ne avevano assunto poco o niente. Una dieta a alto carico glicemico e il latte di mucca sono stati associati con l'acne. Altri tipi di associazioni (cioccolato, sale, ecc) non sono supportati dall'evidenza.

L'acne è estremamente comune nei soggetti fra 14 e 19 anni e nei caucasici interessa un terzo dei soggetti; più rara negli individui di pelle nera e ancor di più tra gli orientali. Il sesso maschile è colpito con frequenza lievemente maggiore, ma alla fine del XX secolo è stato rilevato un aumento dell'incidenza dell'acne volgare anche nel sesso femminile. La massima insorgenza di tali manifestazioni nell'età adolescenziale si spiega con l'aumento della secrezione di androgeni. Le forme più gravi sono quasi tutte a carico del sesso maschile.

Raro, ma non eccezionale, il protrarsi fino ai 30 anni. L'acne non è ereditaria, ma esistono fattori predisponenti genetici ed etnici. L'acne è accentuata anche dall'utilizzo del trucco, perciò in tali casi, abbandonare i prodotti per cosmesi per un paio di mesi.

Sono varie le cause che sono alla base dell'acne, che comportano alterazioni della cheratinizzazione; in situazioni normali solo alcune parti dell'infundibolo della ghiandola sebacea vanno incontro alla cheratinizzazione. A seguito dei cambiamenti ormonali (pubertà, ciclo mestruale, gravidanza), si determina un cambiamento anche nella parte inferiore della ghiandola, provocando dapprima ostruzione, successivamente la nascita del comedone.

Lo stimolo che induce questa ipercheratosi è sicuramente da identificarsi con gli androgeni, che sono in grado di legarsi ai cheratinociti perché sulla membrana di questi ultimi è presente un recettore specifico per gli ormoni. Dal momento, peraltro, che non in tutti i pazienti si rileva un aumento del tasso plasmatico di testosterone, delta-4-androstenedione o deidroepiandrosterone, è verosimile che il meccanismo che scatena l'acne non sia l'iperproduzione di androgeni ma la loro maggiore biodisponibilità a livello dei tessuti periferici.

Comedone
È una dilatazione dell'orifizio dei follicoli e si ritrova nelle aree (volto, torace, dorso) dove si sviluppa l'acne. Le cellule del follicolo di un soggetto acneico, osservate al microscopio elettronico, rivelano al loro interno gocce di grasso che normalmente non dovrebbero essere presenti.
La formazione del comedone è un segno precoce dello sviluppo dell'acne: ci sono soggetti che presentano i comedoni ma non sono affetti da acne, tuttavia in tutti i pazienti con acne si ritrovano i comedoni

Seborrea
La carnagione grassa e translucida dei soggetti con acne è dovuta all'eccessiva secrezione delle ghiandole sebacee. Come per i punti neri, accade frequentemente di trovare persone con seborrea ma senza acne, ma se c'è acne la seborrea è sempre presente, e la sua intensità è direttamente proporzionale alla gravità dell'acne.
Responsabili della seborrea sono in gran parte gli ormoni androgeni, il principale dei quali è il testosterone.

Infiammazione
Insieme alla seborrea e ai punti neri, il segno più evidente dell'acne è la presenza di infiammazione della cute.
I comedoni possono presentarsi sotto forma di puntino bianco o nero. Papule e pustole si presentano a seconda della profondità dell'infezione (se maggiormente profonda si mostrano papule) raggiungono dimensioni di 2-5 mm di diametro.

fonte:wikipedia

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