E l'acne non c'è più /2


(seconda parte - clicca qui per leggere la prima parte)

L'azione terapeutica è visibile dopo 1-2 mesi di trattamento. L'azione dei retinoidi può essere integrata da sostanze ad azione esfoliante, la principale delle quali è l'acido glicolico.

Gli antibiotici possono essere im­piegati sia nella terapia topica sia per via orale nelle forme di acne più gravi.
Nelle donne è frequente la prescri­zione degli estro-progestinici (pil­lola contraccettiva) per bilanciare l'assetto ormonale.

La cura non farmacologica del­l'acne riguarda i metodi per ridurre o eliminare le cicatrici dovute al­l'acne. Questi metodi compren­dono il peeling, l'uso di fillers o riempitivi, la laserterapia (clicca qui).

I farmaci e i complessi omeopa­tici offrono una valida alternativa a queste terapie. Bisogna sapere che, se si vuole seguire un trattamento omeopatico, sono soprat­tutto i sintomi che devono definire i rimedi (quindi molto individualiz­zati), e non la patologia cutanea in sé: è quindi opportuno farsi va­lutare da un medico-omeopata per confermare la diagnosi, per­ sonalizzare la terapia, utilizzare i corretti rimedi e decidere dilui­zioni, tempi e modi di sommini­strazione degli stessi.

A volte è sufficiente l'utilizzo di un singolo rimedio omeopatico scelto in base al biotipo costitu­zionale, al tipo di lesione e alla sede principalmente colpita, per risolvere il problema dell'acne, mentre in altre situazioni è neces­sario utilizzarne più di uno.

Ecco un riepilogo abbastanza esaustivo dei rimedi omeopatici più utilizzati:
  • SULPHUR: è il drenante cutaneo più utilizzato in tutte le affezioni dermatologiche.
  • KALIUM BROMATUM: pustole dolorose su viso, torace e spalle che possono lasciare cicatrici; umore triste, ansioso, depresso (prevalente nelle donne) con agitazione. Nota chiave: irrequietezza nelle mani.
  • ARNICA MONTANA: pustole dure e dolenti, con lividi.
  • STAPHYLOCOCCINUM-PYROGENIUM: presenza di papule, pustole e comedoni molto pruriginosi che peggiorano lavandosi con acqua calda.
  • THUYA OCCIDENTALE: acne giovanile, seborrea e rosacea.
  • LEDUM PALUSTRE: pustole su fronte e naso.
  • CALCAREA PICRATA: pustole su fronte, orecchio, coccige e sterno.
  • EUGENIA JAMBOSA: papule e pustole dolenti e indurite con punto bianco al centro.
  • SELENIUM: pelle molto grassa, con punti neri sul volto; si associano prurito, perdita di capelli, di ciglia e sopracciglia, stanchezza e sonnolenza. 
Esistono in commercio preparati omeopatici, omotossicologici e fitoterapici che agiscono contemporaneamente sui vari sin­tomi e che rendono più semplice la prescrizione e le modalità di assunzione rispetto al singolo ri­medio omeopatico.

È indispensabile per il successo terapeutico risanare l'intestino ed alcalinizzarlo, seguendo un oppor­tuno schema dietetico volto a limi­tare l'introduzione di cibi acidi e particolarmente grassi ed utiliz­zando degli integratori di calcio, magnesio, zinco e sali minerali al­calinizzanti che riequilibrano il pH tissutale ed ematico. Per riequilibrare la normale fun­zionalità cutanea e per favorirne il fisiologico ricambio vengono spesso utilizzati anche alcuni oli­goelementi come rame, oro, ar­gento e zolfo.

Si possono effettuare inoltre delle sedute di mesoterapia, infiltrando con rimedi omotossicologici gli specifici punti di agopuntura e le zone colpite. Come terapia topica complementare possono essere applicate creme e pomate con azione anti-infiammatoria, antiset­tica, anti-pruriginosa e riepiteliz-zante prevalentemente a base di calendula, echinacea e cardio-spermum.

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fonte:OptimaSalute,giu'13

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